2021-03-18

Una buona abitudine in tutti i contesti relativi alla salute è quello della prevenzione.

L’OMS esorta ad avere un atteggiamento preventivo nei confronti del proprio corpo piuttosto che curativo, e a buona ragione, la prevenzione consente di bloccare o estirpare sul nascere malattie di vario genere.
Anche nell’oculistica l’abitudine a sottoporsi a visite per conoscere lo stato della propria vista e la salute dell’occhio può portare alla correzione di diversi difetti visivi nelle prime fasi, anziché ridursi a convivere per anni con fastidiosi limiti (compresi gli occhiali stessi) e dolorosi disagi.

L’igiene visiva e comportamentale verso l’organo della vista sono fedeli compagni nell’allontanarsi da abitudini che stressano e deteriorano il nostro senso, quello con cui maggiormente ci interfacciamo al mondo esterno.

Validi per tutti, qui troverete qualche buon consiglio per evitare di forzare e mettere a dura prova la vostra vista, contesto permettendo.

Una buona abitudine quando si lavora davanti ad uno schermo o si studia alacremente è quella di fare delle pause guardando oltre il testo o l’interfaccia luminosa in lontananza, in modo tale da ripristinare le proporzioni tra vicino e lontano e mettere a riposo i muscoli. Qui convergono anche altre buone abitudini, come la postura che teniamo durante lo svolgimento del lavoro, la distanza dai nostri occhi di ciò che stiamo osservando e la buona illuminazione, iniziate a porre attenzione a questi aspetti, sono fondamentali e sono un ottimo inizio per proteggerci.

Il sole, a tal proposito, può essere un nemico, indossate sempre dei filtri UV per prevenire la cataratta, possibilmente antiriflesso e polarizzate, gli occhi vengono colpiti molto più di quello che si immagini, proteggerli è un dovere.

Non sottovalutate la nutrizione, il nostro corpo funziona in maniera sinergica e mangiare determinati alimenti contenenti sali minerali e vitamine aiuta a mantenere gli occhi forti e sani. Avere cura e delicatezza nella detersione degli occhi, soprattutto per chi utilizza le lenti a contatto, ma anche nell’attività quotidiana di pulizia e rimozione del make-up.

Chi dovrebbe tenersi più controllato?

Sicuramente chi ha già in famiglia dei casi di glaucoma e cheratocono, per consentire una diagnosi precoce in grado di registrare il progresso della malattia e limitarne i danni o intervenire tempestivamente, precludendo qualsiasi forma di fastidio all’interessato.

Chi soffre di malattie sistemiche come il diabete o alta pressione arteriosa, a lungo andare queste disfunzioni tendono a lesionare alcuni organi, compreso il bulbo oculare.

Chi è affetto da miopia, difetto visivo che interessa circa il 25% della popolazione e che tende ad aumentare nell’età dello sviluppo e della maturità.

Infine, è consigliato tenersi controllati raggiunti e superati i 50 anni, per un naturale e fisiologico invecchiamento dell’occhio, di cui va registrata la salute della retina e la pressione oculare man mano che l’età avanza, in maniera da trovare la soluzione migliore per la sua salute.

La salute dell’occhio è fondamentale per conservare la propria capacità visiva, essenziale per la qualità della vita e l’autonomia personale.

Con la visita oculistica si possono diagnosticare malattie degli occhi curabili, che possono invece portare alla perdita della vista se non diagnosticate e trattate.

A prescindere dai sintomi soggettivi, si consiglia di eseguire dei controlli oculistici periodici ed approfonditi di routine.

Nei bambini, in assenza di sintomatologia, é consigliabile una visita oculistica entro i 3 anni (ingresso alla scuola materna), prima dei 6 anni (ingresso alla scuola elementare), a 12 anni. In età adulta, invece, è consigliabile sottoporsi fino ai 39 anni ogni 5 anni, in caso di familiarità a patologie oculari, a partire da 40 anni ogni 2 anni, dai 60 anni ogni anno.

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